Descrizione
Piena pergamena coeva, dorso pelle in tinta (avorio), titolo dorato al dorso su occhiello di pelle marrone, cm. 33 x 21,5 pp. (20) + 767 + 84. Il nostro esemplare ha carte brunite.
Titoli in rosso e nero con bel marchio tipografico raffigurante Venere. Dedica dell’autore a Eleonora d’Austria, duchessa di Mantova. Tracce di dedica manoscritta al frontespizio e ex libris manoscritto antico sulla prima carta bianca. Testo su due colonne, capilettera decorati e figurati, testatine figurate, finalini. In lingua latina.
Divertente bestseller del XVI secolo. Questa è la seconda edizione, la prima è uscita nel 1594 e sono le uniche del Cinquecento. Nella prima metà del Seicento è seguita una lunga sere di ristampe della prima. Il suo interesse risiede nella sua utilità: si tratta di una specie di codice civile odierno, con un grande argomento centrale: gli alimentis (intesi come riserve materiali) ed il loro passaggio regolamentato tra persone legate dal principio del do ut des. Interessanti le leggi enunciate sull’obbligo dei genitori di nutrire i figli i quali a loro volta nutriranno i genitori quando questi saranno vecchi. Esilarante il passaggio sull’atteggiamento che deve avere una moglie adultera presa sul fatto: non può pretendere beni dal marito, ma solo cibo (una volta al giorno); interessanti i dictat per i vassalli verso il re, per i fattori verso i padroni delle terre, per i mendicanti verso le chiese che li ospitano, per i preti che ricevono beneficenza dai parrocchiani.
B.IN.G. 1849.
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