B.IN.G. 1062 (altra edizione) – Westbury 310 – Bitting 276 – Drexel 738 – Paleari Henssler 410.

È il trattato di ittiologia più completo del suo tempo. L’edizione francese è più ricercata di quella originale, pubblicata in latino (1554-1555) sempre da Macé Bonhomme. Secondo Brunet, “entrambe le edizioni sono altrettanto notevoli grazie alle incisioni in legno molto belle”.

L’autore dell’opera è Guillaume Rondelet (1507-1566), nato a Montpellier, grande medico e amico di Rabelais. È rimasto ineguagliato per più di un secolo come referenza assoluta in materia di ittiologia.

Ottimo esemplare (malgrado qualche minuscolo forellino senza pregiudizio per il testo), completo e pulito, .

Nissen, Die Zoologische Buchillustration n° 3475 – Brunet IV, 1373 – Baudrier, X, 259 – Casey Albert Wood, Fishes, p. 541 – Laurent Pinon, Livres de zoologie de la Renaissance, n°20. 

Eugène Rimmel (1820-1887) era un profumiere e uomo d’affari franco-britannico, inventore di diversi prodotti di bellezza, fra i quali c’è il mascara (che tutt’oggi in tutte le lingue si chiama anche “rimmel”). 

Le Livre des Parfums è stato pubblicato prima in Inghilterra, la prima edizione è del 1870. Si tratta della storia dei profumi, in diverse civiltà e attraverso vari secoli.

Alla sua morte, il New York Times lo ha consacrato come “principe dei profumieri”.

Antoine Watteau (1684-1721) è un pittore francese, famoso per le sue rappresentazioni di “feste galanti”. È uno dei creatori del movimento rocaille (rococo). È stato pittore Luigi XIV e faceva parte dell’Accademia di pittura del re.

Poco dopo la morte di Antoine Watteau nel 1721, Jean de Jullienne (1686-1766), ricco mercante di tinture, grande collezionista e amico dell’artista, decise di riunire, in quattro volumi in folio, circa seicento incisioni realizzate da disegni e dipinti dal maestro di Valenciennes.

Costruito tra il 1723 e il 1735, quello che viene comunemente chiamato “Recueil Julienne” (“La raccolta Julienne”) rappresenta, in più di un modo, una data importante nella storia dell’arte nella prima metà del XVIII secolo ed è una mirabile testimonianza dell’amicizia tra un pittore e il suo mecenate. Fra le opere, c’è anche “Le Vigneron”, dipinto da Watteau e inciso su rame da Jean Moyreau (1690-1762).

“Con programma pubblicato il 28 giugno 1834 furono posti al concorso 5 quesiti, tutti in stretta relazione col perfezionamento dei formaggi, tanto di commercio quanto di interno consumo”. Il premio fu vinto dal Dr. Luigi Peregrini che prende in considerazione tutti gli aspetti della produzione del formaggio in Lombardia, indicando i metodi di fabbricazione, gli ingredienti migliori, per ttenere un risultato eccellente, considerazioni sul bestiame da latte e sul nutrimento più adatto ecc. 

Bell’esemplare in barbe.

“Prima ed unica edizione”. Cfr. “Arte della cucina nelle opere della Bibl. Naz. Marciana”,1196 – B.IN.G.,II,1463 – Westbury, p. 171 – Paleari Henssler,922. 

Titoli in rosso e nero con bel marchio tipografico raffigurante Venere. Dedica dell’autore a Eleonora d’Austria, duchessa di Mantova. Tracce di dedica manoscritta al frontespizio e ex libris manoscritto antico sulla prima carta bianca. Testo su due colonne, capilettera decorati e figurati, testatine figurate, finalini. In lingua latina.

Divertente bestseller del XVI secolo. Questa è la seconda edizione, la prima è uscita nel 1594 e sono le uniche del Cinquecento. Nella prima metà del Seicento è seguita una lunga sere di ristampe della prima. Il suo interesse risiede nella sua utilità: si tratta di una specie di codice civile odierno, con un grande argomento centrale: gli alimentis (intesi come riserve materiali) ed il loro passaggio regolamentato tra persone legate dal principio del do ut des. Interessanti le leggi enunciate sull’obbligo dei genitori di nutrire i figli i quali a loro volta nutriranno i genitori quando questi saranno vecchi. Esilarante il passaggio sull’atteggiamento che deve avere una moglie adultera presa sul fatto: non può pretendere beni dal marito, ma solo cibo (una volta al giorno); interessanti i dictat per i vassalli verso il re, per i fattori verso i padroni delle terre, per i mendicanti verso le chiese che li ospitano, per i preti che ricevono beneficenza dai parrocchiani.

B.IN.G. 1849.

Si tratta della seconda edizione di questo fortunato ricettario, apparso presso la stesso tipografo nel 1855. Questa edizione è arricchita di nuove ricette, ce ne sono circa 1.600, molte delle quali di tradizione lombardo-milanese. Il libro si apre con un esteso catalogo italiano-francese. Sorbiatti aveva lavorato a lungo in Francia e fa la scelta di intitolare ogni ricetta nelle due lingue. Il successo del manuale fu determinante per la carriera italiana di Sorbiatti, che fu scelto quale responsabile della cucina del Grand Hotel de Milan. 

B.IN.G. 1846 – Bitting, 442 – Manca al Vicaire.

La Tabacologia di Neander è una delle più importanti opere sul tabacco e questa seconda edizione è la più completa.

Neander, un medico tedesco che si è concentrato principalmente sulla ricerca delle proprietà delle piante, sta studiando il tabacco qui. Consiglia l’uso di tubi lunghi, come quelli degli indiani, per permettere il raffreddamento del fumo. Ma, pur raccomandando l’uso del tabacco nella preparazione dei medicinali, si oppone anche all’uso ricreativo del tabacco. Secondo lui, il tabacco era “una pianta creata da Dio, ma il diavolo è stato coinvolto; prendere troppe rovine anima e corpo”.

Insieme a questo volume è rilegato un altro, sempre sul tabacco:

THORIUS (Raphaël). Hymnus tabaci.

Lugduni Batavorum, Isaac Elzevir, 1625. Prima e unica edizione.

Bel frontespizio decorato.

Ricercata edizione originale di questa importante opera sull’arte della panificazione. L’approvazione dell’Accademia delle Scienze è datata 21 marzo 1778 ed è firmata da Condorcet.

Parmentier (1745-1813) ha pubblicato diversi libri di di chimica e agricoltura. È famoso perché ha introdotto in Francia la coltura della patata su larga scala.

“Le Parfait boulanger” è il suo secondo libro ed è stato composto con lo scopo di fondare una scuola di panificazione intesa a insegnare i modi più appropriati per fare il pane sprecando meno materia prima possibile. Parmentier ripercorre la storia della professione di fornaio e della sua arte ancestrale e descrive i vari aspetti del suo lavoro: farina, acqua, lievito, impastatura, pasta, forno e strumenti, durata della cottura nel forno, produzione di diversi tipi di pane ecc. Un capitolo è dedicato agli altri cereali: mais, orzo, avena ecc.

Vicaire 656 – Oberlé 813 – Balland 17 – Bitting 357.

Impressionante raccolta di ricette (più di 2000) e di descrizioni delle varie famiglie di alimenti e del modo di cucinarle e conservarle. 

Buon esemplare malgrado qualche brunitura.